L’agente del polacco afferma che il rinnovo è ancora in ballo col club, ma intanto il tempo passa
All’inizio era il caffè “sospeso”, già pagato nei bar perché la civiltà e la solidarietà a Napoli da tanto tempo si è espressa così. Poi, in periodo di pandemia e crisi profonda, sospesa è diventata la spesa al supermercato, o anche un cesto (“chi può lasci, chi non può prenda”) con generi di prima necessità. Senza falsi paragoni, nel calcio oggi è tutto sospeso: dalla ripresa dell’attività alle questioni interne di rinnovi contrattuali è tutto un interrogativo sospeso nell’incertezza.